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IL GIOCO DEI PIRATI PROVALO

domenica 7 dicembre 2008

ABOLIAMO LE PROVINCE

Il risanamento dei conti pubblici dipende da due fattori: entrate e uscite. Ieri ho affrontato il primo punto, quello delle entrate, con una proposta per la lotta all’evasione che, lo ricordo, ci costa 200 miliardi di euro di mancata contribuzione ogni anno.Il secondo punto è la riduzione dei costi della Pubblica amministrazione e una sua maggiore efficienza. I risparmi si possono ottenere, da subito, attraverso molte azioni che l’Italia dei Valori cercherà di fare attuare con specifiche proposte di legge.La prima di queste è l'abolizione delle Province, spesso serbatoi di voti per i partiti e null’altro, e l’accorpamento dei piccoli Comuni, almeno fino a raggiungere il numero di 5.000 abitanti. Oggi i Comuni sotto i 5.000 abitanti sono ben 5.835, la maggior parte in Piemonte e in Lombardia, su un totale di 8.101.La struttura attuale di Stato-Regione-Provincia-Comune con l’aggiunta delle Comunità Montane è costosa e macchinosa e quindi lenta nell’attuare decisioni anche importanti per i cittadini. Le competenze delle Province possono essere attribuite agli altri enti. L’eccessivo frazionamento dei Comuni non consente una politica coordinata del territorio e moltiplica i costi di sindaci, consiglieri comunali, assessori, impiegati comunali e degli stessi edifici pubblici.

Scritto da Antonio Di Pietro

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